lunedì 28 marzo 2016

Conto alla rovescia per la Resurrezione: Giovedì e Venerdi Santo

Monica Romano

Ogni anno aspetto sempre con ansia l’arrivo della Settimana Santa e in particolare del Triduo pasquale. Sono tre giorni intensi, dove riviviamo il cuore della nostra fede con grande intensità e profondità. Anche se c’e’ sempre molto lavoro da fare in parrocchia per organizzare tutto, sono giorni in cui riesco comunque a “fermarmi” e meditare con maggiore silenzio interiore e spirito di ricerca e contrizione i misteri della fede, in particolare il mistero della Croce, della riconciliazione e della Resurrezione di Cristo.

Come negli anni passati, il Signore ci ha fatto la grazia come comunità di vivere bene questi giorni. Don Francesco, parroco di Santa Maria ai Monti a Roma, i sacerdoti che lo aiutano, il coro, i giovani, le suore,  i catechisti, i chierichetti, le famiglie, i bambini – insomma tutti stanno facendo la loro parte affinché tutti celebriamo con intensità la memoria di questi ultimi giorni di Gesù. 

Come da tradizione in parrocchia, domenica abbiamo iniziato la Messa delle Palme dalla piazzetta, arrivando in processione un chiesa. C’era tanta gente, compresi i bambini, che sono stati bravi a cantare perfino qualche canto con il coro essendo seduti vicino a noi perché a causa di alcuni lavori una parte della chiesa non era agibile. 










Martedì e mercoledì le suore e don Francesco si sono attivati per prendere i fiori per l’Altare della Reposizione. Ieri, Giovedì Santo, un gruppetto piccolo ma attivo di noi giovani – Jiana, Rui ed io - ha sistemato i fiori, tutti rigorosamente bianchi con qualche piccola eccezione in rosa. Ci abbiamo messo tanto amore, cura e anche fantasia per valorizzare al meglio quello che avevamo, e con stratagemmi molto molto creativi. Tanti parrocchiani poi con grande generosità e puntualità hanno portato piante fiorite, rivestite in verde e bianco, secondo le indicazioni di don Francesco. Ci ha poi raggiunto l’altra Monica e di nuovo insieme – di fronte a una tazza di tè (purtroppo non cinese però!) – abbiamo preparato le letture e i canti per animare la meditazione fino alla mezzanotte all’Altare della Reposizione, subito dopo la Messa in Coena Domini. Dopo Monica “2”, e’ arrivato anche un altro dei giovani (o “giovani-adulti”, come sarebbe più preciso definire alcuni di noi!) per fare una prova finale dei canti da accompagnare con la chitarra durante la meditazione. Intanto, le signore del coro e Susanna la nostra organista – sempre (o quasi sempre!) puntualissime – si scaldavano la voce e “ripassavano” qualche canto in prepRazione della Messa di prossimo inizio alle 19:30.










Come sempre, la Messa è stata un momento molto bello, ricordando l’immenso dono di Gesù del Suo Corpo per nutrirci spiritualmente e darci un Cibo per la vita eterna e anche l’istituzione del sacerdozio. Non solo quello ministeriale – come notava don Francesco nell’omelia  – ma anche quello che accomuna tutti i battezzati. Secondo le indicazioni recenti di Papa Francesco, da quest’anno il Rito della Lavanda dei piedi e’ stato fatto non più soltanto a 12 uomini in ricordo dei 12 Apostoli, ma a un gruppo di persone, in rappresentanza di un po di tutti. Tra loro i nostri cari Gigi e Isa – Gigi e’ il ben noto Luigi Accattoli, veterano vaticanista del Corriere, ora in pensione, ma sempre prolifico e richiestissimo  scrittore di cose di Chiesa e di papi!



Alla fine della bella Messa ha avuto inizio il momento di silenzio all’Altare della Reposizione. Dopo aver spogliato l’Altare centrale secondo le indicazioni liturgiche e sistemAto le ultime cose sull’Altare della Reposizione grazie all’aiuto di Jiana, Rui e l’immancabile “tuttologa” Pina, intorno alle 21:30 abbiamo iniziato l’adorazione “animata” all’Altare della Reposizione. Monica, Vladimiro e io  intonavamo dei brevi canti – soprattutto di Taize’ – accompagnati dalla chitarra di Vladimiro. Abbiamo anche fatto qualche lettura (San Giovanni Crisostomo, San Colombano, San Giovanni Paolo II, il Beato Paolo VI, là Lumen Gentium) insieme a Rui, e altri giovani e parrocchiani che sono arrivati man mano – Laura, Marili, e Paola del Coro – mentre don Francesco si è reso disponibile per tutto il tempo per le confessioni. Lo abbiamo anche immortalato in una foto adempiere a questo sacro dovere sacerdotale. Ci sono mancati alcuni del gruppo giovani che non potevano essere con noi – Pietro, impegnato nella pastorale in un’altra diocesi, e Rob, anche lui in un’altra parrocchia. Ma sappiamo di essere stati vicini spiritualmente e di aver pregato reciprocamente. Siamo "riusciti" a chiudere la chiesa dopo la mezzanotte e mezza. Ancora tanti, anche giovani, entravano e tanti chiedevano di confessarsi.















Intanto, mia madre e mia zia, come da “tradizione di famiglia”, hanno fatto un pellegrinaggio per alcune chiese antiche di Roma, rimaste aperte fino alla mezzanotte per permettere appunto l’adorazione del Santissimo Sacramento all’Altare della Reposizione. Hanno fatto delle foto, che postiamo per mostrare come è bella e forte questa tradizione, a Roma e nella Chiesa, per enfatizzare la centralità che il Dono eucaristico ha nella vita dei fedeli. La mamma aveva anche preparato qualcosa di caldo e leggero per don Francesco, immaginando che dopo questa lunga maratona e al freddo della chiesa gli avrebbe fatto bene. L'abbiamo condivisa insieme a don Francesco, prima di terminare questa lunga ma bella giornata.















Oggi pomeriggio, Venerdì Santo, e’ giornata di grande silenzio. Gesù muore sulla Croce per noi, vittima dell’ingiustizia e dell’indifferenza del mondo, ma trasformando la sofferenza in un atto d’amore, luminoso, come rifletteva il grande Cardinale Martini in alcune sue meditazioni che abbiamo letto alle 15 durante la Via Crucis in parrocchia. Anche oggi pomeriggio c’era abbastanza gente, anche anziani, nonostante sia evidente che tanti sono partiti e che “del Venerdì Santo non importa tanto a nessuno oggi” – come mi faceva notare don Francesco. 







Tra un’ora sarò di nuovo in parrocchia, per la Liturgia della Croce alle 19:30. Dopo, come ormai avviane dal 2003, di corsa alla Via Crucis al Colosseo presieduta da Papa Francesco. Ringraziamo il Signore di farci vivere così, semplicemente ma con devozione, questi giorni. Per il dono della Sua vita e del Suo Corpo, restando in attesa della Resurrezione. 

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